Un lavoro complesso e per certi aspetti “delicato”, ci ha imposto di proporre una soluzione alternativa. In casi come questo tornano utili tecniche creative come il modello SCAMPER.
Lo sviluppo di nuove idee per prodotti e servizi è una delle parti più difficili per ogni azienda. Occorre innovare regolarmente se si vuole rimanere un passo avanti alla concorrenza e soddisfare richieste particolari. In altre parole potrebbe essere la creatività del tuo team a determinare la competitività della tua azienda.
Chiariamo subito che la creatività non è una specie di “ispirazione divina” che non si sa quando arriva, ma una vera e propria abilità che può essere allenata e sviluppata. A tal proposito vi sono anche delle tecniche creative che ci possono venire in aiuto come la SCAMPER. Ma facciamo un passo indietro.
La proposta di una diversa modalità costruttiva
Recentemente mi sono confrontato con un cliente che aveva bisogno di una membrana da abbinare a un suo contenitore plastico e a un circuito stampato con tasti meccanici.
Sulla base dei suoi iniziali input, abbiamo proposto una soluzione che, però, è stata bocciata. Il motivo? Il cliente mi dice che la soluzione proposta non va bene perché è già stata testata in passato.
Ne nasce ovviamente un confronto, durante il quale cerco di far capire al cliente che una cattiva esperienza non fa la regola. È necessario valutare molti aspetti, senza dare per scontato che, ad apparente parità di soluzione, i risultati siano poi gli stessi, ovvero fallimentari.
Quali materiali aveva utilizzato il precedente fornitore? Gli erano state comunicate tutte le possibili criticità dell’applicazione? Ad esempio una temperatura sotto lo zero estrema: -30°C.
Erano stati effettuati dei test specifici prima dell’utilizzo sul campo? Anche se si parla di oggetti relativamente semplici, un’applicazione delicata richiede un approccio adeguato: non si può prenderla “alla leggera”.
Ho proposto, pertanto, una soluzione ulteriore, non perché la prima non fosse affidabile, ma per dare maggiore sicurezza al cliente sulla base di esperienze maturate in ambiti operativi similari.
Si è consigliato una modalità costruttiva con delle particolarità peculiari di MCS (non si trovano da altri competitor), particolarità non visibili dall’esterno del prodotto, che apparentemente sembra uguale ad altri.
I fattori differenzianti riguardano la scelta dei materiali e – come già sottolineato – la modalità costruttiva del prodotto. Quest’ultima è già stata utilizzata in altre applicazioni piuttosto gravose, ed è in grado di assicurare tutte le garanzie di funzionalità, durata e affidabilità richieste dal cliente.
Temo però che, nonostante tutto l’impegno e l’evidenza di alcune case history, quella fatidica esperienza pregressa abbia lasciato un “pregiudizio” difficilmente scardinabile.
L’applicazione del metodo SCAMPER
Al di là di quella che sarà la scelta definitiva del cliente, la pronta proposta di una soluzione alternativa è stata frutto dell’applicazione in parte della tecnica creativa SCAMPER. Spesso applichiamo questa tecnica in modo “informale”, ma la teoria consiglia di applicarla con metodicità per ricavarne la massima efficacia.
Possiamo considerare il metodo SCAMPER come un perfezionamento del brainstorming. Fu Bob Eberle, studente di Osborn (ideatore del brainstorming) a rendere più pragmatica e di più facile utilizzo la tecnica del brainstorming.
Nacque così il metodo SCAMPER, acronimo di una sequenza di verbi di azione: Substitute (sostituisci), Combine (combina), Adapt (adatta), Modify (modifica o massimizza), Put to another use (assegna, proponi un altro utilizzo), Eliminate (elimina), Reverse (rovescia o riorganizza).
Per comprenderne meglio il funzionamento è utile trasformare le parole in domande.
- Sostituisci. Qualcosa può essere sostituito?
- Combina. È possibile combinare più elementi?
- Adatta. Posso adattarlo alle mie esigenze?
- Modifica. Posso cambiarlo?
- Pensa a un altro utilizzo. Posso sfruttarlo per un altro scopo?
- Elimina. È indispensabile o posso eliminarlo/ridurlo?
- Rovescia. Posso cambiare l’ordine, la sequenza di un passaggio, un aspetto del processo?
Applicato alla nostra attività:
- Sostituisci. Conoscendo l’ambito operativo, si possono sostituire innanzitutto alcuni materiali.
- Combina. Si possono combinare idee o materiali.
- Adatta. Avendo tutte le informazioni note da parte del cliente (ambito operativo, criticità, esperienze pregresse, ecc.) posso adattare un prodotto a varie esigenze.
- Modifica. Se necessario posso cambiare il prodotto. Posso cambiare forma, modello, colore, ecc.
- Pensa a un altro utilizzo. Posso riportare altri esempi di utilizzi in ambiti operativi similari.
- Elimina. Applicabile in alcuni casi (non in quello presentato), permette di scoprire cosa ridurre, eliminare, semplificare, omettere, rimpicciolire, compattare, ecc.
- Rovescia. Si può cambiare la sequenza di un passaggio, un aspetto del processo utilizzando una struttura di prodotto non comune.
Il metodo SCAMPER pone domande generiche, che vanno contestualizzate all’ambito di applicazione. Secondo gli esperti, infatti, può essere applicato in tutti i settori.
Pertanto, quando pensi a una tua linea di prodotti esistente attraverso la lente di questi sette punti, potresti essere in grado di pensare a nuovi prodotti che potrebbero rispondere alle richieste del mercato, o vedere la possibilità di portare le tue attuali offerte a nuovi mercati in un’altra forma.
Approfondire nel dettaglio ognuno dei sette punti, e le loro eventuali combinazioni, sarebbe complesso. Per questo motivo, a tutti coloro che vogliono approfondire questo metodo e in generale le tecniche di creatività, consiglio il volume “Strumenti per la Creatività” di Michael Michalko, Edizioni Unicomunicazione.it.
Si tratta di un classico della creatività, un manuale che riunisce le migliori tecniche per generare idee e trasformale in realtà. Tra queste il metodo SCAMPER.