Possiamo considerarli dei prodotti “base”, classici, ma che col tempo si sono evoluti: i pannelli frontali per apparecchiature elettroniche, oggigiorno, sono degli elementi di design dalle importanti qualità tecnico-estetiche.
I pannelli frontali sono la forma costruttiva più semplice per un’apparecchiatura elettronica. Non avendo una membrana in poliestere, queste soluzioni si prestano ad essere utilizzate solo in presenza di tasti fisici e componenti da pannello.
I pannelli hanno la funzione di proteggere le apparecchiature elettroniche per cui devono garantire determinate caratteristiche funzionali e prestazioni tecniche, alle quali si è aggiunta nel tempo una sempre maggiore attenzione all’aspetto estetico: il pannello frontale diventa un elemento di stile che valorizza la qualità e la funzione di un prodotto. Soprattutto in determinati settori come, ad esempio, quello delle attrezzature medicali.
I materiali più usati per la produzione
I pannelli frontali per apparecchiature elettroniche possono essere realizzati:
1. – In alluminio. Con tale materiale, in genere, si opta per la stampa serigrafica usando inchiostri bicomponenti, ossia inchiostri a cui è stato aggiunto un catalizzatore che favorisce un’adeguata adesione e resistenza chimica. La serigrafia è realizzata in prima superficie.
Si può partire da un alluminio grezzo, per poi rifinirlo con una verniciatura e quindi una serigrafia.
Oppure si può partire da un alluminio anodizzato: in questo caso il materiale è già ben rifinito esteticamente.
2. – In plastica, utilizzando ad esempio un materiale di partenza già colorato, in genere bianco o nero. La grafica può essere realizzata con un processo serigrafico o digitale.
Come abbiamo già spiegato in un altro post, l’uso di una stampa digitale o di una stampa serigrafica dipende da vari fattori: numero di pezzi, complessità della grafica da stampare (ad es. il numero di colori), l’ambito operativo, ecc.
Se la scelta del colore è diversa dal materiale standard bianco o nero, è sempre possibile procedere con un verniciatura nel colore desiderato dal cliente (è possibile realizzare pannelli frontali con colori pantone, scala RAL, effetti cromati, ecc.).
3. – In plastica partendo da un materiale trasparente come ad esempio il Plexiglass, il Policarbonato o il Poliestere. La scelta dell’uno o dell’altro materiale dipende dalla finalità e dall’ambito operativo del prodotto finito.
Il poliestere e il policarbonato sono polimeri plastici di grande durata e resistenza agli agenti aggressivi. Il Policarbonato ha un’elevata resilienza, sterizzabilità, resistenza al calore e allo scolorimento. Il Poliestere ha però una resistenza chimica superficiale maggiore.
Il Plexiglas o polimetilmetacrilato è una materia plastica rigida, leggera e trasparente (ha un coefficiente di trasparenza maggiore del vetro). È meno infrangibile del Policarbonato, ma decisamente più economico.
Anche in questi casi si può scegliere tra il processo serigrafico o digitale. Essendo materiali trasparenti, la grafica è realizzata in seconda superficie, cioè sulla faccia posteriore del materiale trasparente (in questo modo il prodotto sarà molto più resistente all’usura), con la possibilità di lasciare delle aree prive di colore, e quindi trasparenti, utili per led e display, ad esempio.
Dei prodotti “classici” che si sono evoluti nel tempo
I pannelli frontali per apparecchiature elettroniche possono essere considerati dei prodotti “base” della nostra produzione, da un lato perché a partire dagli anni ’90 hanno rappresentato la modalità standard per la realizzazione di interfacce uomo-macchina, dall’altro perché la nostra azienda ha iniziato la propria produzione proprio con questa tipologia di prodotti.
All’inizio i processi coinvolti erano solo la fresatura CNC e la stampa serigrafica. Poi col tempo si sono affiancati la stampa digitale, la verniciatura a liquido e il taglio laser che permette di avere bordi di taglio precisi e puliti senza la necessità di alcuna post elaborazione.
Con il laser però si possono fare solo tagli verticali e passanti. Quando si rendono necessarie lavorazioni come ribassamenti, smussature o svasature – non effettuabili con il laser – si deve per forza utilizzare il processo di fresatura.
Con l’arricchimento dei processi di produzione, si sono evoluti i pannelli frontali stessi guadagnando una caratterizzazione estetica sempre più netta: il pannello frontale è diventato ed è un elemento di design integrato del prodotto finale, capace di rispondere a diversificate richieste tecniche e prestazionali, a seconda del settore applicativo.