Intervista ad Alessandro Vignaga, Amministratore e responsabile commerciale di MCS, che illustra gli investimenti messi in campo dall’azienda per migliorare la propria offerta e consolidare la propria competitività in vista delle sfide dei futuri mercati.
Recentemente su LinkedIn sono state segnalate varie novità: un nuovo impianto di stampa 3D, la nuova cabina di verniciatura a liquido: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a investire in innovazione, o mi sbaglio?
A mio parere l’innovazione e l’investimento in nuove attrezzature sono la linfa vitale per noi così come per ogni azienda. Tutti gli investimenti sono motivati e incentivati da diversi fattori quali: curiosità e passione per le novità del settore, esigenze produttive, implementazione di processi complementari e – ultima, ma non per importanza – la volontà di fornire sempre maggior valore ai nostri clienti.
L’azienda ha sempre creduto nella tecnologia di stampa 3D. Sul blog aziendale vi è un approfondimento sul fatto che avete potenziato questo servizio. Avete già messo alla prova il nuovo impianto?
Il nuovo impianto è operativo e sta dando continue soddisfazioni, a noi e ai nostri clienti. Come abbiamo sottolineato nel post pubblicato, si tratta di una tecnologia che già conoscevamo e avevamo, semplicemente l’abbiamo ampliata per necessità produttive e di resa qualitativa.
Cosa puoi dirci del rinnovato impianto di verniciatura a liquido?
In questo caso tutto è partito da un’esigenza legata allo spazio interno in cabina. Sempre più spesso i nostri prodotti sono di dimensioni medio-grandi, oppure di piccole dimensioni ma in quantità elevate. È importante, quindi, poter avere un ambiente confortevole e sufficientemente grande per posizionare all’interno il materiale da verniciare e verniciato.
Puoi anticipare qualche altra novità in arrivo? Vi saranno ulteriori investimenti in Ricerca&Sviluppo?
L’attuale area di assemblaggio inizia ad essere un po’ troppo piccola, per cui stiamo realizzando un nuovo reparto di assemblaggio con ambienti e passaggi più ampi, ricavato da un ampliamento di un soppalco esistente.
Il nuovo reparto avrà postazioni singole per ciascun operatore, con tavoli di lavoro ergonomici dove sarà possibile lavorare da seduti, con sgabello, o anche in piedi grazie a piani regolabili in altezza.
Un altro investimento è legato all’implementazione di una nuova sabbiatrice/pallinatrice, per migliorare e gestire in modo ancor più efficace le attività di post processing delle parti realizzate in 3D.
La risorsa arriverà a dicembre: questo purtroppo impone una modifica del layout interno aziendale, con movimenti di macchinari e reparti, ma fa parte del gioco.
Stiamo valutando, infine, una nuova macchina fresatrice di grande formato, ma siamo ancora in fase di test e trattativa.
Come vedi l’attuale situazione di mercato?
L’azienda è in crescita e siamo costantemente stimolati dalle risposte positive da parte dei clienti. I nostri prodotti sono utilizzati in svariati settori: automotive, agricolo, industriale, medicale, nautico, automazione ecc.
Si tratta di settori con prodotti dall’alto contenuto tecnologico e nei quali, a mio avviso, l’Italia è molto forte. Siamo però in un momento dove c’è poca stabilità (prezzi e disponibilità) nel mercato delle materie prime e dei componenti, e questo complica non poco la gestione di ogni singola commessa.
Come incide l’aumento dei costi dell’energia?
L’aumento dei costi dell’energia è sotto gli occhi di tutti. Fortunatamente (o sfortunatamente se la vediamo dal lato del cambiamento climatico) arriviamo da stagioni con giornate quasi sempre belle e soleggiate, questo ha consentito di far lavorare e produrre al meglio il nostro impianto fotovoltaico di 100kw.
Utilizzando in buona parte energia autoprodotta, l’aumento delle bollette è stato significativo ma contenuto rispetto ad altri. Chiaramente ora andiamo incontro a una stagione buia e con maltempo, nella quale il nostro impianto produrrà ben poco. Subentrerà inoltre un maggiore aumento di metano per il riscaldamento interno dell’azienda. Stiamo a vedere, ma non abbiamo alternative.
Nel 2023 l’azienda compie 40 anni? Come festeggerete questa tappa importante?
Certo, è un traguardo importante. Spesso in famiglia ci troviamo a parlarne, ripercorrendo le varie tappe e l’evoluzione dell’azienda.
Nel 1983 MCS aveva un significato diverso ovvero Master per Circuiti Stampati e tutto si faceva in un ufficetto piccolissimo.
Poi a metà degli anni ’90 l’inizio dell’attività produttiva con processi di serigrafia, fino ad arrivare ai nostri giorni. Sinceramente non ho ancora deciso come festeggeremo questo anniversario.
Un messaggio/consiglio per i tuoi clienti?
Contattateci, metteteci alla prova, ma soprattutto veniteci a trovare. È sempre difficile trasmettere ai clienti come siamo fatti e quello che facciamo.
L’incontro in sede, innanzitutto, permette di vedere e toccare con mano diversi prodotti e soluzioni: il sito web è una vetrina costantemente aggiornata, ma nella nostra showroom abbiamo molto altro.
Molto spesso i clienti arrivano per approfondire un prodotto o un servizio, e poi vedendo l’insieme nascono esigenze parallele che riusciamo a soddisfare.
È bello mostrare, inoltre, che non siamo un contractor: quello che proponiamo lo realizziamo con nostri processi, dalla progettazione alla produzione. L’utilizzo di terzisti esterni è davvero limitato e sporadico, legato ad alcune attività di contorno.
Intervista a cura di Mauro Zamberlan – Ufficio Marketing MCS