Risparmio economico, attenzione all’ecologia, atteggiamento etico sono i tre fattori che spinsero la famiglia Vignaga a installare un impianto fotovoltaico nel 2012 e che in generale orientano gli investimenti aziendali.
«Come sottolineiamo nel nostro profilo aziendale» spiega Alessandro Vignaga, «una parte rilevante di risorse economiche è investita per adottare e sviluppare nuove tecnologie, che devono puntare all’ecosostenibilità se “vogliamo lasciare un buon pianeta”, come ha sottolineato Mario Draghi nel suo discorso al Senato.
L’impianto fotovoltaico è stata un’ottima soluzione in termini di risparmio, perché ci ha consentito di diminuire il consumo di energia e di ottimizzare i costi dedicati alla produzione». Al 31 dicembre 2020 l’impianto fotovoltaico ha prodotto un totale di 951.643 kWh, con una produzione media annua di 105.738 kWh e una percentuale di autoconsumo di circa il 70%.
Non è stata quindi una decisione motivata solo da obiettivi economici?
Si è trattato naturalmente di un investimento economico che ci ha consentito di risparmiare sulle nostre bollette.
L’azienda, infatti è abbastanza “ingorda” di corrente elettrica a causa dei macchinari che hanno necessità di diversi kW per funzionare.
Soprattutto d’estate siamo un po’ al limite con i kW richiesti dalla rete, pertanto, avere a disposizione energia elettrica autoprodotta, ci dà la possibilità di eccedere dai kW disponibili.
L’installazione dell’impianto, inoltre, ci ha offerto l’opportunità di riqualificare il tetto, dove è stata montata una struttura che assicura un maggiore isolamento termico. Ciò si traduce in un ombreggiamento del tetto in estate, in una minore dispersione del calore in inverno e infine in un miglior comfort microclimatico degli ambienti sottostanti.
E veniamo al fattore ecologico…
Per ogni MWh prodotto tramite il fotovoltaico si evita l’emissione di circa 530 kg di CO2. Grazie al nostro impianto le emissioni di CO2 totali evitate sono state di 504.370 kg. Considero questo risultato un valore aggiunto sia da un punto di vista produttivo che ambientale.
Per MCS cosa vuol dire sostenibilità?
In un’azienda come la nostra la sostenibilità può coinvolgere diversi aspetti, non solo quello legato alle energie rinnovabili. Un’azienda risulta sostenibile anche quando tutta “l’orchestra” suona in modo armonico. A mio parere, quindi, la sostenibilità abbraccia aspetti legati al clima aziendale, al rapporto con i clienti e i fornitori, alla scelta di materie prime selezionate e di provenienza controllata.
Questo investimento in fotovoltaico fa parte di un progetto più ampio? Pensate di investire in altre energie rinnovabili o in soluzioni eco-compatibili?
Oltre all’impianto fotovoltaico, per scelta e per un’esigenza energetica, tutti i recenti investimenti, in macchinari o in ristrutturazioni, sono stati fatti nell’ottica del minor consumo. Ad esempio siamo riusciti a risparmiare quasi 15 kW continui aggiornando tutta l’illuminazione aziendale con luci a led.
Inoltre abbiamo sostituito l’impianto di condizionamento con un sistema più evoluto, ad inverter. I nuovi macchinari, nuovi o sostituiti, sono stati acquistati sempre con sistemi ad inverter e a basso consumo: tutto questo per ottenere una minore richiesta di corrente elettrica e una migliore efficienza.
Testo a cura di Mauro Zamberlan – Ufficio Marketing MCS